Città di Agropoli

Header

Nuovi appuntamenti con il “Settembre Culturale”

Dopo il successo delle prime serate, con la presenza di Irene Pivetti, Ermanno Corsi e Spyros Theodoridis e l’appuntamento dedicato all’accademica e scrittrice francese Marguerite Yourcenar, alla quale è intitolata la quinta edizione, prosegue la rassegna letteraria “Settembre Culturale al Castello”.

Questa sera, lunedì 10 settembre, alle ore 19, Antonio Saccone presenta il libro “Ungaretti” (Salerno Editrice), introdotto da Fernando La Greca, docente Università degli Studi di Salerno.

Considerato il più europeo dei poeti italiani del Novecento, Giuseppe Ungaretti (1888-1970), riceve in queste pagine un’ampia e innovativa sistemazione critica. A partire dall’accurata ricostruzione della vicenda biografica, dell’inesausto nomadismo che la caratterizza, il volume analizza con efficace nitidezza e rigore argomentativo una figura di spicco della tradizione del moderno. Al centro del discorso sono richiamati il libro dell’esordio, Il Porto Sepolto (con la sua inquieta, sperimentale tensione a scavare nel silenzio della parola), il tormentato processo variantistico dell’Allegria, l’esigenza di coniugare innocenza e memoria, espressa da Sentimento del Tempo, la reinvenzione del canone della classicità (che innesta sulla linea PetrarcaLeopardi il barocco di Gòngora, lo Shakespeare lirico, il Racine drammaturgo, prolungandola fino ai maestri del simbolismo francese), lo schianto del Dolore, il tragitto verso La Terra Promessa e gli ultimi, eccezionali vertici raggiunti dalla scrittura del «vecchissimo ossesso».

ANTONIO SACCONE è professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Napoli «Federico II». Ha pubblicato, oltre a numerosi saggi in rivista, alcuni dei quali tradotti in lingua inglese e francese, volumi su Bontempelli, Palazzeschi, Dossi, Marinetti e su altri fondamentali autori e tematiche della modernità ottonovecentesca. Ha tenuto conferenze e lezioni in università europee e nordamericane. E’ condirettore della collana «Letterature» e della rivista «La modernità letteraria».


Sempre questa sera, sarà presenta anche la pubblicazione “La rivoluzione” (Galzerano Editore), a cura di Aldo Romano e Giuseppe Galzerano, con gli interventi dell’editore Giuseppe Galzerano e dell’on. Antonio La Gloria.

“LA RIVOLUZIONE”, edizione integrale dell’opera più famosa e più importante di Pisacane, controllata sul manoscritto originale, con le correzioni e le cancellature operate dall’autore, preceduta da un lungo saggio introduttivo sulla vita, sulla spedizione di Sapri e sul pensiero rivoluzionario, sulla religione, sul socialismo di Carlo Pisacane, un combattente e un pensatore «dimenticato» del Risorgimento italiano, ma il cui pensiero è ancora oggi attuale.


Nel corso della serata in programma l’intervento musicale del Maestro Leonardo Russo in un repertorio di canti sulla storia e le tradizioni cilentane.


Martedì 11 settembre, alle ore 20, protagonista sarà la musica con il concerto di musiche ebraiche “New Old Klezmer”, con Amit Arieli.

New Old Klezmer è una fantasia musicale in tre parti che ripercorre la millenaria esperienza strumentale del klezmer. Nella prima parte “Ancient Times – tempi antichi”, suoni tradizionali si intrecciano a suoni sperimentali dando vita ad una spettacolare immagine sonora che evoca paesaggi e atmosfere bibliche. Nella seconda parte “Tradition”, i suoni tipici del klezmer alternano Freilach ovvero brani dal carattere brillante con veloci acrobazie e virtuosismi affidati all’abilità tecnica e talvolta all’estro improvvisativo dell’esecutore con nigunim (melodie) più libere e cantabili. “Tradition” è la parte centrale e più lunga dell’opera frutto dello studio e della profonda conoscenza del repertorio klezmer da parte di Amit Arieli. La terza parte “New” è un’esplosione di ritmo e sperimentazioni in cui i temi klezmer vengono sottoposti ad una rielaborazione in
chiave moderna.

AMIT ARIELI, nato nel 1977 in Israele ha intrapreso lo studio del clarinetto dall’età di sei anni e ha conseguito il diploma presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze appena sedicenne ed un master presso la Hebrew University di Gerusalemme perfezionandosi con importanti clarinettisti quali Sabine Meyer, Richard Stolzman e Giora Feidman. Ha partecipato a rassegne quali GAMO di Firenze e Neue Musik di Vienna, e si è esibito come solista con diverse orchestre quali l’ORF austriaca, la “Kammerorkester Halevi” e l’orchestra di Plovdiv. Parallelamente alla musica classica ha coltivato la passione per le tradizioni musicali popolari, in particolare per quella ebraica diffondendone la cultura e la musica attraverso il “Progetto Lokshen”, fondato nel 1997 con l’attore-cantante Enrico Fink. Collabora stabilmente con la nota cantante Antonella Ruggiero in un programma dedicato alla musica ebraica.