Città di Agropoli

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Assunzioni al Comune di Agropoli: il Sindaco Coppola rinvia al mittente le accuse infamanti

«Si continua nella caccia alle streghe, buttando fango sulle persone». Con queste parole il Sindaco di Agropoli, Adamo Coppola ha esordito ieri, in Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dalla minoranza consiliare (M5S) in merito alle assunzioni compiute dal Comune di Agropoli negli ultimi anni. «Sono 29 le assunzioni – ha spiegato il primo cittadino – che sono state operate negli ultimi 5 anni, per le quali si è seguita alla lettera la normativa. Di queste: 9 assunzioni hanno riguardato altrettanti Lsu (Lavoratori socialmente utili) che erano già presenti nell’Ente quando noi siamo arrivati e c’è stata l’assunzione per dare dignità a loro che non avevano diritti. Altre 20 persone sono state assunte tramite mobilità. Si tratta di dipendenti provenienti da altri Comuni, presso i quali sono entrati dopo aver superato i relativi concorsi pubblici. Parliamo di dipendenti pubblici dei Comuni di Milano, Torino, Positano, Azienda ospedaliera Gaslini di Genova, Unione Comuni Alto Cilento, Cinisello Balsamo, Roma, Vico Equense, Bellizzi. Secondo quanto si ipotizza avremmo costruito un meccanismo in tutta Italia per fare in modo che queste fossero indirizzate per far tornare queste persone ad Agropoli. Siamo all’assurdo. Si tratta semplicemente – ha precisato Coppola - di persone che si sono distinte in questi Comuni e poi hanno richiesto di avvicinarsi a casa, come si è sempre fatto, ad esempio per i docenti o le forze di polizia». Il primo cittadino ha chiarito che per le assunzioni di altri dipendenti «si è attinto da graduatorie attive dell’Unione Comuni Alto Cilento, dopo aver preventivamente fatto richiesta all’Ormel, che raccoglie le mobilità da tutta la Regione Campania». Infine la questione assunzioni nell’azienda speciale consortile “Agropoli Cilento Servizi”: «sono avvenute attraverso società interinali che operano una gara europea». «La politica non è lanciare accuse infamanti – ha concluso il Sindaco - offendendo in maniera violenta l’onorabilità delle persone che hanno fatto della dignità e del prestigio personale la propria stella polare. Auspico che alla mistificazione e la strumentalizzazione della realtà, si sostituisca il rispetto. Affinché la dialettica politica possa rientrare nella dimensione che gli compete».