Città di Agropoli

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Caldoro pronto a rivedere il piano ospedaliero

Stefano Caldoro, neo presidente della Regione Campania e commissario alla Sanità, disponibile a riaprire il confronto politico sul piano di rientro dal disavanzo della sanità e rivedere la riorganizzazione della rete ospedaliera campana, inclusa la posizione ed il futuro dell'ospedale civile di Agropoli.

E' stato il consigliere regionale on. Luigi Cobellis ad informare - direttamente da Napoli al termine del Consiglio Regionale che si è tenuto nella giornata mercoledì 19 maggio - il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e il presidente del Consiglio comunale, Agostino Abate, della decisione assunta dal governatore campano. In particolare, nel corso della seduta del Consiglio regionale, lo stesso consigliere regionale e sindaco di Vallo della Lucania ha chiesto al presidente Stefano Caldoro la riapertura del tavolo politico per la ridiscussione del piano di rientro dal disavanzo economico finanziario regionale in materia sanitaria e, quindi, anche della riorganizzazione della rete ospedaliera. Caldoro, che non ha ancora sottoscritto il tanto discusso piano Zuccatelli, ha accettato la proposta di Cobellis.

Si apre dunque una nuova fase di discussione e valutazione in merito al futuro della struttura ospedaliera cittadina.

Soddisfatti il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e il presidente Agostino Abate. «E' una buona notizia la volontà di Caldoro che, su sollecitazione di Cobellis al quale va il nostro ringraziamento, ha annunciato di fermarsi e riaprire la discussione politico sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Ciò significa che possiamo avere di nuovo fiducia in una valutazione e in decisioni, basate su criteri e parametri oggettivi, che non penalizzano, con l'uscita dalla rete dell'emergenza e la chiusura di fatto, l'ospedale civile. Crediamo, quindi, che sarà preso in considerazione finalmente il ruolo e la funzione strategica sul territorio dell'ospedale con il suo pronto soccorso. Ovviamente, così come stabilito dal consiglio comunale straordinario e dal comitato dei sindaci, abbiamo chiesto un incontro con Caldoro al quale sarà ribadita la nostra posizione e l'esigenza concreta, sentita ed essenziale di tutelare e mantenere l'ospedale, inaugurato appena nel 2004, nella rete dell'emergenza territoriale».